UNO SCRIGNO IN MEZZO AL TRASIMENO...
La
valigia sul letto è quella di un breve viaggio e mentre
ripongo felpine, magline, calzoncini di Vittoria, mia madre si avvicina per qualche
suggerimento consigliandomi calorosamente la visita all'ISOLA MAGGIORE,
una delle tre del Lago Trasimeno.
L'isola
Maggiore, che non è tale per estensione, è un luogo affascinante e
ricco di storia: poche case sulla spiaggia, alcune trasformate in
piccoli ristoranti dove si gustano piatti a base di pesce di lago;
due pievi del XII secolo, San Michele Arcangelo e San Salvatore,
pregevolmente affrescate; una pietra, sull'orlo del mare, che
raccoglie l'orma lasciata da San Francesco nella quaresima del 1211;
e un'eccezionale Museo del Merletto.
A
Pasqua progettavo il mio matrimonio e la mamma, che era sull'isola in
quel momento mi ha riempito di fotografie e di suggerimenti per
realizzare un abito nuziale in merletto.
In parte ho raccolto il
consiglio scegliendo un pizzo che richiama in alcuni particolari quel
tipo di lavorazione. Viene da chiedersi perché proprio nelle isole
(basti pensare a Burano nella laguna veneta) fiorisca questa
tradizione così difficile e raffinata: le merlettaie hanno messo a
profitto l'abilità sviluppata nel rammendare le reti trasferendola
con fantasia nel produrre abiti ricercati, biancheria preziosa e
accessori originali.
Ovviamente
parlando di un'isola è doveroso non trascurare la pesca. Qui la si
praticava con i “tori”, fascine di legname calate sui fondali del
lago per attirare i pesci nei mesi invernali. L'isola fino al 1600 fu
un centro peschereccio importantissimo per tutta l'Italia centrale,
riforniva le ricche mense dei nobili e del papato. Le mutate
situazioni storico-ambientali (lento insabbiamento del lago) hanno
messo in crisi la pesca e causato lo spopolamento. Fino
agli anni '60 vi funzionava una pluriclasse di scuola elementare: in
inverni particolarmente freddi la maestra vi arrivava pattinando
sulla superficie ghiacciata del lago.
Non
manca nemmeno in questo angolo di mondo la testimonianza della
barbarie nazista che nel giugno del '44 provocò alcune vittime.
Nell'isola
si respira oggi un clima di serenità, la natura accoglie,
conserva e supera ciò che l'uomo opera. Turisti di tutto il mondo
affollano l'isola, raggiungibile facilmente in traghetto da Punta
Navaccia di Tuoro, Passignano e Castiglione del Lago, soprattutto in
primavera ed estate... raggiungerla adesso sarebbe averla tutta per
noi! +Google+
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